Esperienza sulle paure dei bambini. Percorso didattico che ha permesso, anche tramite il confronto costante con le famiglie, di riconoscerle ed affrontarle attraverso il racconto, la drammatizzazione e il gioco motorio. In questo percorso le famiglie sono state coinvolte nel dialogo costruttivo comune di un percorso formativo.
Quadro di riferimento e analisi dei bisogni
Nel periodo di halloween alcuni bambini sono molto presi da maschere e mostri, mentre altri: i più piccoli o i più sensibili dimostrano subito una certa apprensione e non riescono o non vogliono credere che sia tutta una finzione. Ad un’osservazione più approfondita alcuni bimbi appaiono più turbati, manifestano atteggiamenti di attaccamento o variazioni del comportamento, sia a casa sia a scuola. Il colloquio con le famiglie ha permesso di appurare che vari bambini hanno paure non circoscritte a questo evento e quindi è stato ritenuto opportuno realizzare un percorso per affrontarle insieme.
Finalità e obiettivi
Aiutare i bambini a superare alcune ansie dovute al contesto sociale e familiare.
Gli obiettivi stabiliti sono quelli adottati collegialmente da tutte le scuole d’infanzia dell’istituto, ma l’attività ha
permesso il raggiungimento di ulteriori obiettivi trasversali.
Obiettivi specifici del percorso:
- rispettare ed aiutare gli altri,
- cercare di capire pensieri, azioni e sentimenti degli altri,
- lavorare in gruppo, dandosi regole di azione, e valorizzando la collaborazione,
- cooperare con gli altri, aiutarli a praticare la solidarietà,
- instaurare relazioni positive con coetanei ed adulti,
- consolidare la disponibilità a collaborare per un obiettivo comune,
- riconoscere ed esprimere sentimenti ed emozioni utilizzando linguaggi verbali e non,
- rafforzare il sentimento di appartenenza,
- consolidare la fiducia in sé stessi,
- rafforzare l’autostima e la sicurezza di sé,
- rafforzare la fiducia negli altri,
- registrare i momenti e le situazioni che suscitano paura e stupore, sgomento, diffidenza, ammirazione, disapprovazione, compiacimento estetico, gratificazione e generosità, simpatia,
- interrogarsi e discutere insieme sul senso che hanno per ciascuno questi sentimenti e come di sono di solito manifestati
Obiettivi trasversali:
- migliorare la motricità fine,
- acquisire una motricità globale adeguata alla situazione proposta, sviluppando l’autocontrollo,
- muoversi individualmente e in gruppo all’interno della scuola o all’aperto, rispettando regole di -azione e valorizzando la collaborazione,
- controllo tonico: passare da una situazione di movimento a una di riposo,
- rilassamento: passare da una situazione rigida a una rilassata,
- controllare la respirazione (inspirare ed espirare in modo corretto e controllato),
- riuscire a portare a termine un progetto, individuale o di gruppo,
- ripetere, ripercorrere correttamente un racconto o un vissuto, individuando all’interno di esso le situazioni problematiche, utilizzando anche rielaborazioni non verbali (es. individuare in una narrazione proposta diversi finali, di cui solo uno possibile).
Descrizione dell’esperienza
E’ stato usato principalmente il circle time, gradito ai bambini che hanno così avuto l’opportunità di esprimere le proprie emozioni e confrontarsi. Gli argomenti proposti dalle insegnanti hanno seguito le indicazioni dei bambini tramite i dialoghi. Sono state fatte letture di racconti e animazioni di gioco, oltre a giochi di rilassamento con la musica.
La collaborazione e la disponibilità dei genitori ad esprimere le problematiche dei bambini anche attraverso un questionario è stata fondamentale.
L’esperienza è iniziata nel periodo di halloween, prendendo spunto dal confronto sulla paura per la maschera mostruosa di un bambino. Il confronto è poi proseguito sulle altre paure dichiarate dai bambini, fino ad arrivare a quella per babbo natale. Anche il percorso sulla sicurezza e sulle prove di evacuazione di fine anno è stato messo in continuità con il progetto sulle paure da affrontare.
Risultati/aspetti interessanti
L’idea iniziale, di lavorare su alcune paure degli alunni si è allargata alla rielaborazione dei vari stati d’ansia causati dal confronto con gli altri, dalle aspettative nei loro confronti, dalle aspettative personali di “saper fare”.
Superare i blocchi psicologici che limitano la capacità di eseguire un compito è stato un grande aiuto per tutte le attività didattiche in genere. Le insegnanti hanno riscontrato un generale miglioramento delle produzioni dei propri alunni, stimolati a fare proprio dall’aumento di autostima.
Il progetto
Il Portale italiano per l’inclusione scolastica è una risorsa dedicata ad alunni e studenti con Bisogni Educativi Speciali, a disposizione di docenti, dirigenti scolastici e famiglie, che qui possono trovare riferimenti normativi e materiale scientifico, strumenti didattici e per la formazione, oltre che uno spazio di condivisione e confronto sulle esperienze maturate.
Il progetto - che vede il coinvolgimento attivo di istituzioni scolastiche e universitarie, società scientifiche e associazioni - è coordinato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con la collaborazione dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa.
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