Lo studio della Matematica attraverso la Storia: l’uso dei numeri in alcuni quadri di civiltà: Paleolitico, Sumeri, Maya. Argomenti sviluppati tramite l’apprendimento per gruppi collaborativi di studenti.
Quadro di riferimento e analisi dei bisogni
Il progetto di laboratorio sulla Storia della Matematica è nato sia come conseguente prosecuzione di sperimentazione del percorso di studio che gli insegnanti hanno svolto nei lavori della Commissione Matematica nel precedente anno scolastico, sia come risposta didattica alle esigenze di studio ed educative della classe.
La situazione relazionale della classe, con le forti dinamiche sociali messe quotidianamente in gioco dagli allievi, assieme ai forti interessi allo studio e alla ricerca suscitati da molti allievi, hanno condotto gli insegnanti ad ideare un progetto di laboratorio per tutto l’anno scolastico, che potesse essere il focus per una didattica costruttiva, collaborativa e interdisciplinare, implicante la matematica.
Finalità e obiettivi
- Avviare gli allievi alla costruzione di un’immagine della matematica vista come una disciplina di ricerca e di scoperta per rispondere alle esigenze di vita e culturali dell’essere umano, in contrasto con quella socialmente radicata e diffusa di materia di studio fatta per memorizzare, applicare, eseguire (calcoli, formule, teoremi, dimostrazioni ecc.).
- Fondare le conoscenze ed abilità matematiche degli allievi sui numeri e sugli algoritmi in alcuni fondamentali percorsi storici di ricerca e di scoperta attuati in diversi periodi e in diverse culture.
- Avviare gli allievi ad un approccio costruttivista sociale e culturale al rapporto ai saperi ed alla costruzione delle conoscenze.
- Avviare gli allievi all’organizzazione dei lavori di ricerca e studio attraverso la metodologia del gruppo collaborativo.
Descrizione dell’esperienza
Il percorso è stato suddiviso in cinque fasi.
- La prima fase si è concentrata sul confronto sulle risposte a due domande:
– Chi ha inventato i numeri?
– Per quale motivo hanno inventato i numeri?
Questo al fine di conoscere le idee spontanee degli allievi e raccoglierle in modo ordinato e sistematico, per avere del materiale su cui poter iniziare un lavoro di ricerca storico, sociale, culturale. - Nella seconda fase la classe è stata suddivisa in tre gruppi collaborativi, assegnando ruoli e compiti per confrontarsi in plenaria.
- Nella terza fase sono stati affinati i compiti assegnati, richiedendo ai gruppi maggior lavoro di ricerca.
- Nella quarta fase sono stati valutati i lavori di gruppo.
- La quinta fase è stata dedicata all’elaborazione scritta individuale sulle conoscenze apprese.
Risultati/aspetti interessanti
Ci sono stati importanti ricadute sulla didattica quotidiana in termini di:
- trasferimento delle modalità di lavoro di gruppo e dei ruoli in altri contesti di apprendimento;
- trasferimento delle conoscenze storiche acquisite dal laboratorio al lavoro d’aula e viceversa.
Il progetto
Il Portale italiano per l’inclusione scolastica è una risorsa dedicata ad alunni e studenti con Bisogni Educativi Speciali, a disposizione di docenti, dirigenti scolastici e famiglie, che qui possono trovare riferimenti normativi e materiale scientifico, strumenti didattici e per la formazione, oltre che uno spazio di condivisione e confronto sulle esperienze maturate.
Il progetto - che vede il coinvolgimento attivo di istituzioni scolastiche e universitarie, società scientifiche e associazioni - è coordinato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con la collaborazione dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa.
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